Ferrovia Benevento-Napoli: IV Benevento con il Comitato Disagiati Valle Caudina
- Politica Istituzioni - Comunicato stampaA dispetto di quello che dice De Gregorio, le limitazioni di ANSFISA erano note da tempo e come è accaduto fino ad oggi, è mancata la capacità di programmazione da parte dell’ente che gestisce l’infrastruttura. Ad oggi, non sono ancora visibili i risultati di interventi atti a migliorare la sicurezza ferroviaria e la regolarità del servizio offerto, nonostante questa situazione vada avanti da anni. Risulta perciò fondamentale condividere con i viaggiatori i programmi e definire date certe entro cui sarà migliorato il servizio ferroviario caudino. I finanziamenti per tale infrastruttura sono stati assegnati nel lontano 2016 ma ad ogni incontro, post sui social oppure articoli di stampa si fa riferimento a discorsi generici e mai si dichiarano date certe per la ripresa di un servizio accettabile.
Ecco cosa manca ad EAV: la capacità di programmare gli interventi e di comunicare ai cittadini in maniera chiara cosa si sta facendo. Non esiste programmazione di manutenzione di infrastruttura che accanto ai costi, non definisca i tempi. E’ irrispettoso e devastante. Eppur altri gestori dell’infrastruttura hanno fatto della programmazione la qualità del loro servizio: guardiamo al mega progetto della Napoli-Bari AV/AC con date per ogni lotto definite e condivise. La cittadinanza è aperta a ogni soluzione pur di ritornare ad avere un servizio accettabile come quello del 1982 quando da Napoli a Benevento servivano 1h e 10 minuti. A detta del comitato, anche una chiusura della linea, per un anno o due sarebbe una scelta condivisibile, se a valle di questa azione, venga restituita all’infrastruttura e al servizio ferroviario la giusta dignità con tempi di percorrenza più brevi rispetto a quelli su gomma. Dobbiamo anche constatare che con i finanziamenti ricevuti nel 2016, ad oggi, non si sono visti gli effetti dei miglioramenti. Se EAV non è in grado di dare tempi certi paragonabili a quelli forniti da Rete Ferroviaria Italiana, allora è giusto che si acceleri nel passaggio dell’infrastruttura e dei finanziamenti ricevuti verso il gestore dell’infrastruttura nazionale.
Benché ne dica il presidente De Gregorio, questo territorio ha bisogno di qualità che dal 2016 ad oggi non si è vista. Attraverso le opportune sedi e attraverso i propri referenti nazionali, si proverà ad accelerare su tale questione, visto che l’attuale linea è stata inserita anche tra le opere del Next Generation UE. Altrimenti si arriverà al paradosso in cui più EAV continuerà a gestire finanziamenti, tanto più la cittadinanza continuerà a restare all’oscuro senza certezze.