Masiello (Coldiretti): alle prime piogge l'ambiente diventa una minaccia per l'agricoltura sannita
- Politica Istituzioni - Comunicato stampaQuesta enorme rete incide fortemente sulla mobilità dei cittadini e sulle imprese agricole. Ricordo che la superficie agricola utilizzata nel Sannio è di oltre 100mila ettari, ovvero la metà del totale della superficie provinciale. Un dato che potrebbe solo migliorare, combattendo i fenomeni dell’abbandono e della cementificazione. Pertanto chiedo alla Provincia e ai Comuni di mettere il tema della gestione del territorio tra le priorità delle scelte politiche, anche alla luce delle opportunità di investimento derivanti dal Recovery Fund contro il dissesto idrogeologico. Coldiretti è pronta a fare la sua parte, anche coinvolgendo direttamente gli agricoltori nella manutenzione ordinaria, che spesso temono di effettuare un intervento per assenza di un quadro normativo chiaro che eviti il rischio di atti illegittimi. Noi agricoltori abbiamo ben chiaro che risolvere il problema di un vicino significa anche risolvere il proprio”.
La possibilità di utilizzare anche i mezzi meccanici agricoli messi a disposizione dagli imprenditori – evidenzia la Coldiretti – tutela la viabilità e scongiura il rischio di isolamento delle abitazioni soprattutto nelle aree più impervie interne e montane, grazie alla maggiore tempestività di intervento. Contrastare il dissesto idrogeologico è urgente anche alla luce delle conseguenze dei cambiamenti climatici, con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, causando cali della produzione agricola e danni a strutture e infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti. A questa situazione non è certamente estraneo il fatto che il territorio è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono che negli ultimi 25 anni ha fatto sparire oltre ¼ della terra coltivata (-28%) con la superficie agricola utilizzabile.