Inascoltato l’appello umanitario di vescovo e associazioni: De Lucia e Ricciardi hanno approvato il decreto sicurezza bis
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Più di tutto poté la ragione di governo, e prima ancora di partito con annessa conservazione del posto. Dovesse essere rimasto il dubbio, a don Mimmo Battaglia, vescovo della Diocesi cerretese, e a quegli esponenti delle tante associazioni che hanno sottoscritto l'appello, ecco che l'attuale governo M5S-Lega ha provveduto a spazzarlo via. “Restiamo umani! - si leggeva nel testo - Ne abbiamo la responsabilità e la corresponsabilità. Le nostre coscienze ci gridano che il soccorso di una vita umana non può e non deve diventare un reato da perseguire”.
Di conseguenza, essendo stato licenziato col voto di fiducia a palazzo Madama il Decreto Sicurezza bis, oggetto del ricordato appello, è venuto meno il tratto dell'umanità. E, dunque, se “la solidarietà non può essere un reato”, ecco che i 160 'sì' dei senatori hanno introdotto per legge una nuova categoria da perseguire.
Il gioco dei numeri interessa poco, le uscite dall'aula per far abbassare il quorum, le astensioni e tutti i giochetti possibili d'aula sono tecnicismi di sostanza che l'opinione pubblica, in generale, orecchia e non percepisce fino in fondo: il Parlamento è oggi lo specchio di una parte del Paese vellicato nel senso dei peli sullo stomaco che i rappresentanti istituzionali del Sannio provvedono a non rendere diverso. Omologando se stessi al meccanismo fuorviante della minaccia 'esterna' nel tentativo di trascinarlo verso il fondo. Ma c'è ancora chi si 'appella', per quanto nel vuoto dell'ascolto, e prova a illuminare il buio del tempo.