2 agosto da non dimenticare: nel 1980 fascisti e servizi deviati dello Stato fecero la strage di Bologna
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Restiamo ai fatti delle responsabilità accertate. Come ci ricorda il sito Mappe di Memoria: “Condannati all’ergastolo, come esecutori materiali della strage, i neofascisti dei Nar Giuseppe Valerio Fioravanti, Francesca Mambro – oggi entrambi liberi – e l’allora diciassettenne Luigi Ciavardini: giudicato in altro processo in quanto minorenne all’epoca dei fatti, è stato condannato a 30 anni.
Condannati per calunnia aggravata (ovvero per il depistaggio delle indagini) il capo della loggia massonica segreta P2 Licio Gelli (10 anni), gli ufficiali del Sismi Pietro Musumeci, iscritto alla P2 (8 anni), e Giuseppe Belmonte (7 anni), il collaboratore dei servizi segreti Francesco Pazienza (10 anni). Non giudicabile, in quanto deceduto durante il processo, il generale Giuseppe Santovito (capo del Sismi, anch’egli iscritto alla P2)”.
Depistaggi, servizi, braccia armate di identificazione certa: il campionario classico dell'eversione nera sorretta dalla lucidità insana degli apparati per fare di questo Paese un Paese altro a 'democrazia' limitata, con quel pizzico di nostalgia da ventennio che non guasta mai.
Stato forte, pensiero forte: le belle gioie amanti dei 'distinguo' e il narciso degli aspiranti uomini di potere s'interroghino, oggi, sulle priorità, e se consegnare o meno di nuovo questo Paese, per la prima volta dal dopoguerra, a una destra erede della peggiore tradizione culturale e politica che si ricordi.