La crescente insofferenza di Mastella nei confronti dell'opposizione certifica come sta svolgendo il ruolo di sindaco
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Di tanto dà conto con una articolata cronaca un articolo di Gazzetta di Benevento, sempre attenta allo svolgimento dei lavori consiliari ed ai suoi particolari risvolti, cronaca che, a oltre 48 ore di distanza, non è stata smentita nella sua ricostruzione.
La fase politica crepuscolare di Mastella sta avvenendo nel Sannio, per quanto il ceppalonese provi ad aggrapparsi anche all'ultimo rimorchio di un possibile coinvolgimento, tanto regionale che nazionale. Lo fa fondando partitini, esternando sui social, con comparsate televisive, amplificato in ambito parlamentare dalle attività della consorte, eccetera... E guarda, di conseguenza, al 'locale' mescolando una, da lui asserita, superiorità per esperienza ma anche una evidente insofferenza.
Quest'ultima, evidentemente, figlia di una tutta sua incredulità: 'Come è possibile che mi si contesti dopo tutto quello che ho fatto in tanti anni di carriera nelle istituzioni?'.
Insomma, c'è sicuramente la sua disabitudine a essere incalzato o confutato. D'altra parte, ha messo assieme truppe use a obbedir tacendo, plotoni dove al più si sgomita per un posto in prima fila in qualunque modo – difendendo il capo, denigrando l'avversario – nel tentativo ben più che scoperto di avere un ruolo importante nel futuro prossimo e/o nel “testamento politico”.
Per quanto già una corposa percentuale di cittadini si sia espressa con 'pollice verso' su Mastella e sulla sua coalizione, converrà sempre – sempre – ricordare che il sindaco pro tempore è anche l'immagine e il riflesso della città amministrata. La quale, a sua volta, non merita di essere ritratta come irriverente, irrispettosa, rancorosa. Se possibile, tutto ciò rafforza la convinzione che il tramonto del leader di Ceppaloni consegni alle istituzioni beneventane una persona non tra le più adatte a svolgere le funzioni di sindaco. G.F.