Mastella inciampa pure nella “Paupasia” mentre polemizza con l’opposizione che censura la sua attività amministrativa
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Nel dubbio l'ambasciata del paese 'oceanico' per ora tace (e pure Sua Maestà...).
Certo, la citazione “Paupasia” a cura del sindaco di Benevento ha focalizzato maggiori attenzioni spingendo all'uso del correttore, e per fortuna alcuni titoli mediatici hanno sistemato la geografia (Papuasia). Ma hanno omesso di ricordare la politica, che il verbo mastelliano a ruota libera ha ritenuto essere ricalcata da quella dell'opposizione beneventana, per la quale egli nutre un’evidente disistima (eufemismo). Disistima che si manifesta innanzitutto nel non riconoscere l'avversario, politicamente e di fatto (“...In modo davvero ridicolo un esponente della opposizione...”: chi?), traslando una mitica lezione del marchese del Grillo.
Infine: la Papuasia, soccorre Wikipedia, comprendeva la metà sudorientale dell'isola di Nuova Guinea che corrisponde a una parte dell’odierna Papua Nuova Guinea. La nazione (indipendente dal 1975) è una monarchia parlamentare e fa parte del Commonwealth. Il Capo dello stato è il sovrano del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, la regina Elisabetta II.
Ah... è piuttosto improbabile che Mastella intendesse riferirsi nello specifico alla tribù dei Korowai, che alcuni studiosi ritengono essere gli ultimi cannibali al mondo: del sindaco avrebbero fatto un bel boccone.
Questi oppositori locali, invece, si ostinano – semplicemente – a metterne in luce le opacità di governo, sempre meno di quanto non faccia egli stesso licenziando certe ineffabili note stampa. Cinto però, oggi, di seta tricolore fashion e costosa.