Semifinale di andata play off, per il Benevento c'è il Pisa all'uscio
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In fase di presentazione, le conferenze stampa dei due allenatori rimandano l'eco di prospettive comuni. Per Luca D'Angelo “siamo arrivati terzi in un campionato difficilissimo, forse la Serie B più difficile degli ultimi anni con tante squadre che si giocavano la promozione diretta; per questo il terzo posto deve rappresentare per tutti noi, dalla società, allo staff, ai calciatori, motivo di tanta soddisfazione; però allo stesso tempo abbiamo voglia e motivazioni per cercare di andare in Serie A. Non sarà facile perché già domani (martedì 17 maggio, Ndr) ci troveremo di fronte una squadra con un organico forte con giocatori di categoria superiore o addirittura nel giro delle Nazionali. Noi ci arriviamo bene anche se abbiamo Hermannsson in dubbio: decideremo tra oggi e domani ma si è allenato poco”. Fabio Caserta getta giustamente acqua sul fuoco del precedente nel Sannio in stagione regolare: “Il 5-1 del campionato va cancellato perché sarà una partita completamente diversa trattandosi di play-off”, e ricorda la valenza del confronto basato non più su una gara secca, quando alla viglia di vincere di entrambe oppone anche “il pensiero di non perdere”.
Infine: didascalico ma comunque al servizio della promozione non solo sportiva del territorio, la Lega Bkt presenta – sul suo sito – l'incontro allo stadio “Vigorito” fornendo una guida ai tifosi ospiti pisani in trasferta nel Sannio. Cosa vedere e mangiare, insomma, in una città che “restituisce emozioni colorate come le tinte dell’arcobaleno”. C'è che “Benevento è un territorio che trasuda storia, valori, genuinità. Dei tratti in contrapposizione con la frenesia alla quale ci siamo abituati a vivere ormai ogni giornata” ed è, per dirlo con le parole di Matilde Serao, tra le “poche province meridionali e soprattutto poche città ”ad avere “monumenti così importanti e così degni di studio”. Senza, infine, disdegnare la tavola, appunto: scarpariello, salsiccia affumicata, soppressata e caciocavallo, per tacere del torrone.
Ecco, proprio quest'ultimo è il dolce da dispensare in maggior misura ai pisani...