La lunga serie di progetti con i fondi del PNRR, il possibile nuovo volto di Benevento e le polemiche
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Gli oltre 20 progetti partoriti dal Comune di Benevento, che ha avvertito la tradizionale necessità di pescare nel mondo intellettuale universitario quegli esperti (quasi di 'area', si direbbe) riuniti in cabina di regia, sono stati illustrati in modo fluviale dal facondo vicesindaco e tradotti in linee essenziali sull'informazione di commento: scuole, riqualificazione urbana, sport, cultura, un hub ferroviario, le idee dell'Asia. Eccetera.
Se ne parlerà con un fondo di concretezza alle prime pietre, come è ovvio.
S'avanzano, sommesse, solo un paio di considerazioni. Tralasciando qualche volo pindarico, alcune soluzioni escogitate avrebbero potuto essere oggetto di un'amministrazione non necessariamente emergenziale, come in fondo il PNRR sollecita, ma con tale scusa vengono sottratte a una altrettanto normale incapacità amministrativa protrattasi in questo tempo ceppalonese di dissesto.
Il nodo politico vero delle elezioni comunali dello scorso autunno, quindi la distesa spiegata dell'armata elettorale del sindaco uscente, è tutto qui: nella gestione di un patrimonio che traduca l'abbondante riserva finanziaria messa (da altri) a disposizione nella ratifica di un primato amministrativo, di un consenso duraturo, di un riconoscimento imperituro alla figura del conducator e alle sue controfigure.