“Obiettivo T”, Enrico Bonavera chiude la Stagione Teatrale della Solot
- Cultura Spettacolo
In “Il vino e suo figlio” protagonista assoluto è – come da titolo – il vino, il suo valore ‘mitico e sacro’, la sua paradossale congiunzione tra ‘basso corporeo’ e filosofia del palato e della vita. Quando un giovane diventa uomo? Nella nostra società sono ormai assenti i riti di trasformazione dall’adolescenza all’età adulta, quelli che venivano chiamati ‘riti di iniziazione’; ma il primo bicchiere di vino è ancora oggi testimonianza di una prova di passaggio: il fanciullo passa progressivamente dal latte materno, all’acqua, alla bevanda dei ‘grandi’. Il monologo, liberamente tratto da un testo scritto nel 1982 da Mario Brelich – ‘Il Navigatore del Diluvio’ – ripercorre, attraverso il racconto di Sem, figlio primogenito, le tappe misteriose della scoperta del vino da parte di Noè e, tramite quello, del suo rapporto strettamente personale con Dio, un Javhè molto complice e ‘umano’. Attraverso lo sguardo del figlio, seguiamo la progressiva e comica evoluzione del vecchio Patriarca dall’entusiasmo del primo sorso, a una gioiosa ebbrezza, per infine trovarlo trasformato dalle numerose libagioni in una esaltata e danzante preghiera di ringraziamento verso l’Altissimo, per lo scampato pericolo del Diluvio. Figlio di un ‘vecchio alpino’, anche Bonavera stesso trova lo spazio, in una specie di ‘intervallo comico’, per raccontare la propria personale e prima ‘rivelazione alcoolica’.
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Il costo del biglietto per la visione dello spettacolo è di € 10. La biglietteria sarà attiva a partire dalle ore 18.00 del giorno dell’evento presso il botteghino del Mulino Pacifico. È vivamente consigliato prenotare la propria poltrona ai numeri 0824/47037 - 3381457688. Ricordiamo, inoltre, che l’ingresso in struttura sarà consentito esclusivamente agli spettatori muniti di green pass rafforzato e mascherina ffp2.