Nell'insicuro, indifeso, e vilipeso centro storico di Benevento ora imperversano anche i funamboli
- Cronaca
Se non ci fosse, il centro storico di Benevento bisognerebbe inventarlo. Grazie alla sua collocazione urbana è talora anche al 'centro' delle attenzioni della cronaca. Nel fine settimana alle spalle, per esempio, si può partire da quella spicciola – di cronaca -, quasi curiosa, con la citazione obbligata dei funamboli dei tetti, “novelli scalatori” che si muoverebbero con agilità fra via Mutarelli e via Manciotti, servendosi magari di “ingressi di fortuna, passando attraverso immobili disabitati e non posti in sicurezza”.
E si può arrivare a quella nera, che comunque ogni tanto dà appuntamento fra vicoli e piazze, grazie ad un accoltellamento dai risvolti ancora oscuri, pur se il suo colore è chiaro, anzi nella generale vulgata mediatica: “giallo”.
E si può arrivare a quella nera, che comunque ogni tanto dà appuntamento fra vicoli e piazze, grazie ad un accoltellamento dai risvolti ancora oscuri, pur se il suo colore è chiaro, anzi nella generale vulgata mediatica: “giallo”.
Ecco, il centro storico è amico delle redazioni, foriero sempre di notizie, è serbatoio inestimabile di spunti che facciano convergere su di esso il fascio di luce dell'attenzione giornalistica. Ed è l'occasione ricorrente:
per tornare ad instaurare il dibattito politico nella varietà di toni che gli interlocutori scelgono di usare;
per rinfocolare la polemica fra abbandono e menefreghismo;
e, infine – forse soprattutto – perché torni al 'centro' dell'interesse dell'ordine e della sicurezza pubblica attraverso riunione di apposito Comitato. Che, in quest'ennesimo giorno della marmotta, favorirà a sua volta l'intensificarsi dei controlli...