Il Diario dell'Argonauta. 20 - La primavera è arrivata col botto, anzi con due
- Cultura Spettacolo
Alfonso ha però intuito che volessi distogliere l’attenzione dagli eventi calcistici della giornata, con due partite emotivamente pesantissime per me.
In pomeriggio, Juventus-Benevento, sfida tra la squadra che “meno amo” e quella della mia città natale, seconda nel mio cuore, essendosi affacciata ai grandi palcoscenici solo nella mia tarda età (fino a cinque anni fa non era mai stata neppure in serie B). In una riedizione del duello biblico, narrato nel I Libro di Samuele, il Davide sannita, Adolfo Gaich, ha abbattuto il Golia bianconero Cristiano Ronaldo.
In serata, Roma-Napoli, forse la partita che più sento, contro la squadra della meravigliosa città in cui vivo da più di sette lustri e della quale tuttavia mi sento solo residente. Nonostante la rassicurante doppietta di “Ciro” Mertens, il fiammingo napoletano che si esalta alla vista del giallorosso, ho vissuto la partita in stato agonico fino all’ultimo secondo del recupero, tanto da essere “costretto” a rivederla sulla TV romanista, per apprezzarne i contenuti tecnici...
“La primavera non si ferma con il rosso”, aveva scritto su Instagram la mia amica Arianna (romanista). Ma passa con l’azzurro, aggiungerei io!